La Società delle Nazioni non aveva né una bandiera ufficiale né un logo. Le lingue ufficiali della Società delle Nazioni erano il francese, l'inglese e lo spagnolo. Nel 1921 Nitobe Inazo avanzò la proposta di accettare l'esperanto come lingua dell'associazione, trovando però il rifiuto del delegato francese Gabriel Hanotaux. Fra i principli motivi del suo fallimento quello di richiedere sempre il voto all'unanimità e quello di non disporre di forze di peace-keeping.
L'esclusione della proposta giapponese sulla clausola di eguaglianza razziale dal patto della Società paralizzò, secondo molti storici, l'autorità morale della Società.
Sabato scorso ero davanti la fermata metro di Tribunal, in piena movida madrilena, alle 3.15 di mattina credo, con un chileno e un argentino. Molti soldi spesi a birre low cost comprate dai cinesi ad ogni angolo che sfidano le norme della polizia di madrid che vietano il consumo di alcol in strada. Ce ne fottiamo. 1 euro a birra. Si avvicina un angolese, si chiama Mr. Jones e ci offre shot di rum. Si avvicina uno spagnolo, personaggio della Madrid popolare e dal passato militare nella guardia real. E' pieno di vizi ma simpatico. Poi un messicano rasta che ha fatto il barman a Marina di Ragusa. Poi 3 belgi fiamminghi con cui scambio due parole in olandese ottenendo un sacco di amirazione e una canna. Poi un cubano, un camerunense, un uruguayano, perfino una coppia di catalani. Finiamo in 25, ognuno statisticamente di un Paese diverso, si fa madrugada.
Penso sia questo lo spirito della Società delle Nazioni, o forse quello che veramente e' mancato,
la clausola di eguaglianza razziale proposta dal Giappone.
If you think that we are living in a crazy period of world history and would leave a comment, you're welcome.
World News
sabato 8 marzo 2008
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