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World News

martedì 29 luglio 2008

Considerazioni sullo stato di natura e la libertà


Ero in Galizia alle isole Cies sabato scorso e dopo essere stato il giorno prima a Santiago de Compostela, davanti la cattedrale ho sentito un'energia che ha prodotto in me le seguenti considerazioni. Hobbes non ci aveva capito un cazzo.

Secondo questo importante filosofo l'uomo al cosidetto "stato di natura" è lupo agli altri uomini per via della limitata presenza di beni che tutti si vogliono accaparrare. E qui interviene lo Stato. L'uomo accetta, con un patto con i suoi pari, di limitare la sua libertà affinché lo Stato lo protegga e faccia i suoi interessi.

Che grande balla il Leviatano.

Locke aveva capito.Per Locke lo stato di natura è una condizione di perfetta libertà, dove l'uomo può disporre della libertà senza dover rendere conto agli altri

Poi e' arrivato il contratto sociale, la divisione del lavoro, e ci ha fregato a tutti. Basta guardare quest'immagine per ricordarci quanto eravamo liberi un tempo, allo stato di natura.

domenica 20 luglio 2008

Crisi finanziaria, crisi del sistema, oggi non mi sento molto bene, sarà la crisi


Crisi crisi crisi. Sono nato nell'80 e c'era la crisi. Inflazione e scala mobile. divento adolescenteo, e nel 96 compare una 100 lire piccolissima.
L'euro, l'euro.

Quante cazzate ci hanno raccontato sull'euro. Ci dovevamo arricchire tutti, l'affare del secolo per combattere l'inflazione. Oggi e' al 4% in tutta Europa. Lascio l'Italia per la Spagna, in pieno boom. Crescono al 2% e stanno in crisi pure loro, che cazzo. Mi potessi consolare con la musica, la crisi produce pure gruppi di merda a differenza degli anni ottanta, Ma allora che fare?

Io sogno un orto, barattare le mie zucchine con della lana, farmi maglioni autoprodotti. Buttare nel cesso l'Ipode, riciclare i SUV e farne lattine di guaranà.

Ma se stiamo in crisi, perche le auto sono sempre piu grandi? perche la tecnologia e' sempre piu bella e le rate sempre piu alto?

Auspico un feudalesimo solidale,
saluti

venerdì 4 luglio 2008

La rivoluzione industriale e il tempo libero



Se c'e un popolo da odiare sono gli inglesi. Da loro e' partito il capitalismo moderno, le fabbriche, l'inquinamento. Hanno imposto al mondo il loro concetto del Tempo, non come risorsa illimitata come nel Mediterraneo, piuttosto come clessidra che consuma rapidamente la vita e ci impone di correre.

Correre, correre, sempre di fretta e lavorare, lavorare di più. Hanno inventato la direzione per obiettivi,il lavoro sotto stress,azzerato i sindacati e per finire inventato l'opting out, la possibilità di lavorare un numero abnorme di ore per promuovere la competitività.

E tutto ciò cosa ha prodotto? David Bowie,Sex Pistols, Clash, The Cure, i Joy Division. Non ce la faccio a odiare gli inglesi, sono stati solo più figli di puttana.

Ascoltate Radio Pazza e riappropriatevi del vostro tempo

http://radiopazza.blogspot.com

mercoledì 2 luglio 2008

La Calabria ricicla bene


Piane di crati (Cosenza)

Tanti piccoli contenitori, pieni di materiali rigorosamente selezionati. Riciclano tutto i pianesi, il 93% dell'immondizia è destinato a nuova vita. Carta, vetro, plastica, alluminio, metalli vari e rifiuti speciali, come le batterie, vengono inviati a centri specializzati. Poco, pochissimo, finisce in discarica.

La Calabria ce la può fare

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