If you think that we are living in a crazy period of world history and would leave a comment, you're welcome.

World News

giovedì 25 dicembre 2008

Modelli di federalismo


Auguri Italia,

nell'anno mille eri ben divisa in zone di influenza culturale che ti hanno marcato per secoli.

Ora col federalismo leghista hai qualche speranza di ritornare come eri, bella, divisa, un mondo pieno di vichinghi,greci, saraceni, cui m isento di appartenere pienmente, malgrado per molti possa essere solo saraceno:)

Auguri Italia,

te vogl'bbene

sabato 20 dicembre 2008

Bush and his brand new shoes


Bush has many fans around the world. As president of USA he did a lot of mess in foreign policies, causing wars, world economic crise, dead men walking.

To be coherent with his personal history, that clever iraqui journalist that throw him a shoe did a mistake. Ha had to trow a Nike shoe.

It would be a succesful spot

domenica 7 dicembre 2008

Sonetti e altro ancora

LA PIOGGIA

La pioggia. Acida per l'inquinamento, libera a seconda del momento, divina coercizione che la vita sparge su un continente assetato e affranto.

La pioggia, fastidiosa per i passanti, invocata dagli amanti in una notte fredda, benedetta dai santi.

La pioggia, incolta e dura, fonte di ispirazion per me, liberami da ogni paura.

(Andrea Portuese)

LA PIOGGIA NEL PINETO (Gabriele D'Annunzio)

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.

domenica 16 novembre 2008

Syndacate, geopolitica sporca su videogioco geniale


Vi ricordate di Syndacate? Gioco del 1993 geniale.

Il mondo e' diviso in aree di spartizione delle risorse energetiche dominati da lobby di sindacati che svolgono attività terroristiche per eliminare i rivali.
Le Nazioni non esistono piu', le guerre sono inutili, il mondo vive alienato sotto gli effetti di una nuova droga e la produttività.

Il persuadetron ti permettere di creare una schiera di seguaci che puoi usare come scudi umani quando ti spara la polizia o frange rivali, in quel gioco già c'erano i primi attentati nelle metropolitane.

Ci aveva visto bene l'autore.




A rival Syndicate has gained full control of the population via a mind-altering techno-drug known as the CHIP. You are an ambitious executive in the Syndicate, hand picked to lead a team of CHIP-induced Cyborg mercenaries on a quest to infiltrate and seize opposing Syndicate territories. Your mission: Assassinate, pillage, destroy, do whatever it takes to bring down competing Agents... before they unleash their bloody assault on you!



Point-and-click interface puts you in the hunt immediately. You will have to face the battle for supremacy in 50 different Syndicate territories, from Mongolia to California.

mercoledì 5 novembre 2008

Change



Go Obama!

Obama,44 years, president of the USA. Mrs. Binetti, around 80 years, italian senator, Teodem, still at work...

sabato 1 novembre 2008

Italian Education, argentinian model



Students are protesting in Italy. An argentinian friend sent me an email about what his father told him about present day politics.

It's incredibly similar to what Italy is living/suffering today. In Argentina for exaple government cut many funds to education. This increases social differences and marginalize a large part of the middle-class that cannot afford to pay for private education.

A brief description of Argentina (in spanish):

Vivimos una fantasía. Cuando haya que poner las cosas en su lugar, ahí se van a ver los pingos.

- NO HAY INFRAESTRUCTURA VIAL
· NO HAY SEGURIDAD
· NO HAY EDUCACIÓN
· NO HAY PREVISIÓN ENERGETICA
· NO HAY ESTRATEGIAS NI POLÍTICAS

Italia-Argentina, dos historias muy parecidas

venerdì 31 ottobre 2008

Is Italy crazy? Yes


I can't belive. I don't write anything in my blog since one month and in Italy
everything happens.

Alitalia is bankrupt. Licio Gelli, italian misterious Cia-long hand, starts a TV show on italian history and say that his old member, Berlusconi, will complete his program to "renew" italian democracy.

What the hell, students are protesting against Education reform, finally a change in Italy seems possible.

Yes, we can send berlusconi to pension.

mercoledì 1 ottobre 2008

Italy and Spain, transparency ranking



"L'Italia è un bel Paese, ma ancora non ho trovato un motivo per restare"


See the world ranking on transparency, a corruption indicator:

Country
Rank

1 Finland


23 Spain


45 Italy

Italy is less corrupted than Belize or Cuba but one of the coutries of western europe more corrupted.

Spain, very similar to Italy, is 22 positions upper. Government should stop thinking about immigrants and fight seriously mafia, the first multinational company in Italy, from the north to the south.

sabato 27 settembre 2008

Obama-Mc Cain, middle-class suffer again



Millions of american families lost their houses because they cannot afford to pay the debts. When middle-class face a crisis is not a real crise for our politicians.

If big corporations burn billions of dollars in one click, one persone even more rich. Many others lose their job. But there is a difference, here the Congress approve a plan to save this big corporation. I think that USA needs a deep introspective analysis on what USA means in the 21th century.


Molte famiglie americane hanno perso la casa dopo aver pagato il mutuo per anni perché non poteva più permettersi le rate, ma questo non importa.

La più grande compagnia di assicurazioni fallisce e il governo le dà 85 milioni di dollari. E fanno ancora la pubblicità in tv: la migliore assicurazione, come se la gente fosse scema.



Quando soffre la classe media non importa a nessuno. Adesso che sono i manager e gli executives a pagare è diventata una grande crisi.
La mia città di origine, Crotone, è in crisi da 20 anni.

venerdì 26 settembre 2008

mercoledì 24 settembre 2008

Gheddafi's point of view: The Green Book (Libro Verde)

Gheddafi is an interesting leader. You can see him as a dictator, an alternative leader, a marketing product for arab countries, or you can love him.

(This car was a great Gheddafi invention to celebrate 30 years of revolution, I'm sure everyone in Libia can buy it)

I read "The green book" and i like some parts of his view of the society.
For example Gheddafi wrote in the seventies that people that don't own an house, are not free. I agree with him. We are all slave of a debt with our bank to buy an house.
Gheddafi has a camping tend, that could be an option.

Please read and comment this from the Green Book:
(http://www.francocenerelli.com/antologia/libroverde/lalegge.htm)


"WHO SUPERVISES THE CONDUCT OF SOCIETY?

The question that arises is: who preserves the society from any deviation from the law? Democratically, there is no group whatever that can claim the right of representative supervision over the society. 'Society is its own supervisor.' Any pretension by any individual or group that it is responsible for law is dictatorship."

CHI CONTROLLA IL CAMMINO DELLA SOCIETA’ ?

La domanda è: una volta che si verifica una deviazione della legge, chi controllerà la società per avvisarla di tale deviazione? Democraticamente nessuna parte può, in nome della società, pretendere il diritto di controllo. Ciò significa che spetta alla società di controllare se stessa. E’ una dittatura la pretesa di una qualsiasi parte, sia essa un individuo o un gruppo di individui, di essere responsabile della legge, perché democrazia significa responsabilità della società intera e, pertanto, il diritto di controllo spetta a tutta la società.

venerdì 19 settembre 2008

Bolivian crisis: the battle of energy


Bolivia is one of the poorest countries in Latin America, suffered several "golpe" and militar power for dacades. Che Guevara found his death in Bolivia trying to help millions of indios still slaved at 1-2 dollars/day.

Evo Morales nationalized Gas/Oil bolivian resources to finance a “Renta Dignidad” plan, basically an elderly pension scheme for people older than 65.

In a US point of view it could be seen as a communist attitude, thanks to a Chicago boys neoliberism philosophy.

I dont's see any problem on nationalize a company. Federal Reserve nationalized one of the biggest insurance companies. This is accepted by the international public opinion.

But not for Bolivia,very sorry. I hope that bolivian disorders will end shortely.


Evo Morales ha nazionalizzato gli Idrocarburi,in modo che circa l’80% degli introiti derivanti dall’estrazione del petrolio rimanessero allo stato. Con questa maggiore disponibilità di denaro Morales ha,ad esempio,istituito la “Renta Dignidad” ovvero un sussidio,una specie di pensione,di 25 dollari al mese a tutte le persone che abbiano più di sessan’tanni: ora,in un paese dove buona parte della popolazione dispone di 1-2 dollari al giorno,25 dollari al mese non sono proprio noccioline

venerdì 12 settembre 2008

Basque Countries, Gora Euskadi!



Basque are mysterious people. Still don't know where they come from, which ethnic group they are. Among those beautiful mountains a feeling of peace spread around in every corner of this forgotten land.

They were attacked many times, but they survived.



giovedì 4 settembre 2008

Vegeterian Restaurant Sucks



Yesterday I had a vegeterian meal. Nice Restaurant. Very freaky-hippy.
I had falafel, I had tofu (industrial but healthy), moroccan salad.

Everything recycling.

I spent 19 euro

Vegeterian food is very expensive. Vegeterian food vaffanculo!!!!!

lunedì 1 settembre 2008

Conversazioni chilene: I Mapuche e le multinazionali

Conversando con Juan Pablo, il mio amico chileno, è venuta fuori la triste condizione in cui versano i Mapuche, popolo andino dalle fiere origini che lotta contro la distruzione e l'esproprio delle sue terre ad opera delle multinazionali che hanno iniziato ad operare in Chile dalla caduta di Allende.

Un grazie i Mapuche lo devono a Pinochet e alle sue liberalizzazioni che hanno portato il Chile a diventare uno dei Paesi emblema del neoliberismo dei Chicago boys.

Il video è autoesplicativo. Inoltre pubblico uno scambio di opinioni su msn:

NiNGuéM MeReCe!... scrive:
andrea..
andrea scrive:
para que manifestan?
NiNGuéM MeReCe!... scrive:
siempre los mapuches estan en guerra con las hidroelectricas..
NiNGuéM MeReCe!... scrive:
ke les van kitando tierras..
NiNGuéM MeReCe!... scrive:
y siempre van al congreso..o al gobierno directamente y siempre terminan igual..
NiNGuéM MeReCe!... scrive:
y mucho mapuche preso politico....
NiNGuéM MeReCe!... scrive:
supuestamente por terrorismo.

lunedì 25 agosto 2008

Il senso della vita? conversazione con un olandese


Sasha e' un amico olandese che ho rivisto con grande piacere questo pomeriggio.
Era in viaggio con un amico e una francese conosciuta a Salamanca.

Ci siamo fatti una passeggiata per il parco del Retiro. Sasha mi trasmette pace, parla a bassa voce, rispettoso della parola altrui, ti ricorda come ancora esistono persone in grado di ascoltare. Ha il piacere di farsi un pò di chilometri per salutare un vecchi oamico. Fa sera e il sole tramonta sulla statua del angel caido.

Torno a casa,in TV ci sono le immagini del disastro aereo. Una mia collega ha perso due familiari in quell'incidente. La mia compagna di casa le commenta e mentre mi parla di tutti i trip che si e' presa all'ultimo rave in Portogallo, con un geniale parallelismo con la fine del mondo Maya del 2012 mi dice che davanti a queste cose, lei sceglie di vivere la vita.

Vivere la vita? mi soffermo... mi sa che ancora con ci ha capito un cazzo.
Bella la passeggiata con Sasha.

martedì 12 agosto 2008

domenica 10 agosto 2008

Leggerezze Estive

Vi parlo sempre di cose pesanti. Potrei commentare le olimpiadi e la guerra in ossezia, ma non ve lo meritate. Avete lavorato tutti, sopportato capi, vi siete spesi e meritate leggerezza.

Vi dedico il video di paninaro dei Pet Shop Boys,
quello era un periodo simile a quello che viviamo oggi.

martedì 29 luglio 2008

Considerazioni sullo stato di natura e la libertà


Ero in Galizia alle isole Cies sabato scorso e dopo essere stato il giorno prima a Santiago de Compostela, davanti la cattedrale ho sentito un'energia che ha prodotto in me le seguenti considerazioni. Hobbes non ci aveva capito un cazzo.

Secondo questo importante filosofo l'uomo al cosidetto "stato di natura" è lupo agli altri uomini per via della limitata presenza di beni che tutti si vogliono accaparrare. E qui interviene lo Stato. L'uomo accetta, con un patto con i suoi pari, di limitare la sua libertà affinché lo Stato lo protegga e faccia i suoi interessi.

Che grande balla il Leviatano.

Locke aveva capito.Per Locke lo stato di natura è una condizione di perfetta libertà, dove l'uomo può disporre della libertà senza dover rendere conto agli altri

Poi e' arrivato il contratto sociale, la divisione del lavoro, e ci ha fregato a tutti. Basta guardare quest'immagine per ricordarci quanto eravamo liberi un tempo, allo stato di natura.

domenica 20 luglio 2008

Crisi finanziaria, crisi del sistema, oggi non mi sento molto bene, sarà la crisi


Crisi crisi crisi. Sono nato nell'80 e c'era la crisi. Inflazione e scala mobile. divento adolescenteo, e nel 96 compare una 100 lire piccolissima.
L'euro, l'euro.

Quante cazzate ci hanno raccontato sull'euro. Ci dovevamo arricchire tutti, l'affare del secolo per combattere l'inflazione. Oggi e' al 4% in tutta Europa. Lascio l'Italia per la Spagna, in pieno boom. Crescono al 2% e stanno in crisi pure loro, che cazzo. Mi potessi consolare con la musica, la crisi produce pure gruppi di merda a differenza degli anni ottanta, Ma allora che fare?

Io sogno un orto, barattare le mie zucchine con della lana, farmi maglioni autoprodotti. Buttare nel cesso l'Ipode, riciclare i SUV e farne lattine di guaranà.

Ma se stiamo in crisi, perche le auto sono sempre piu grandi? perche la tecnologia e' sempre piu bella e le rate sempre piu alto?

Auspico un feudalesimo solidale,
saluti

venerdì 4 luglio 2008

La rivoluzione industriale e il tempo libero



Se c'e un popolo da odiare sono gli inglesi. Da loro e' partito il capitalismo moderno, le fabbriche, l'inquinamento. Hanno imposto al mondo il loro concetto del Tempo, non come risorsa illimitata come nel Mediterraneo, piuttosto come clessidra che consuma rapidamente la vita e ci impone di correre.

Correre, correre, sempre di fretta e lavorare, lavorare di più. Hanno inventato la direzione per obiettivi,il lavoro sotto stress,azzerato i sindacati e per finire inventato l'opting out, la possibilità di lavorare un numero abnorme di ore per promuovere la competitività.

E tutto ciò cosa ha prodotto? David Bowie,Sex Pistols, Clash, The Cure, i Joy Division. Non ce la faccio a odiare gli inglesi, sono stati solo più figli di puttana.

Ascoltate Radio Pazza e riappropriatevi del vostro tempo

http://radiopazza.blogspot.com

mercoledì 2 luglio 2008

La Calabria ricicla bene


Piane di crati (Cosenza)

Tanti piccoli contenitori, pieni di materiali rigorosamente selezionati. Riciclano tutto i pianesi, il 93% dell'immondizia è destinato a nuova vita. Carta, vetro, plastica, alluminio, metalli vari e rifiuti speciali, come le batterie, vengono inviati a centri specializzati. Poco, pochissimo, finisce in discarica.

La Calabria ce la può fare

mercoledì 25 giugno 2008

Il Trattato di Lisbona e le 65 ore di lavoro settimanali


Ragazzi,

ma a parte i soliti guai di Berlusconi con i magistrati, di che si parla in Italia? scommetto che delle 65 ore di lavoro settimanali e del NO dell'Irlanda se ne è parlato pochissimo... Qui in Spagna se ne parla. Facciamo il punto, i grandi ministri del lavoro dell'UE, su proposta inglese e dei Paesi dell'Est (liberali!)

Hanno inserito nel Trattato di Lisbona l'"opting out" ovvero la possibilità per il datore di lavoro di offrire contratti con inculata personalizzata fin oa un massimo di 65 ore settimanali!

significa che una volta entrato in vigore (2009) potremmo trovare annunci di lavoro "contratto a progetto, 65 ore settimanali da lun a ven" che significa 12 ore di lavoro al giorno.

E non è come la Cina! Li la media è di 52 ore. In India un meccanico di Mombay lavora 54 ore. UE, ma VVAFFANCULO VA

lunedì 23 giugno 2008

Cazzate filippine


La mia ragazza ha un collega filippino, Ruel, fa il sushero a Madrid, ha una famiglia da mantenere nelle Filippine ed è sempre sorridente. Parlando a fine lavoro delle abitudini alimentari filippine ruel mi racconta un fatto.

Nelle Filippine sono ghiotti di pulcini e paperette, nel senso che si comprano le uova, le seppelliscono 1-2 settimane, poi le cuociono e si mangiano il feto.
E' iperproteico e suo cugino per fare una gara se ne è mangiati 14, ha avuto un infarto ed è morto. Visto che ne ha decine di cugini, si faceva delle grosse risate.

Mi propone se vado a trovarlo di farmi un bicchiere di sangue di cobra. Quello magari me l ofaccio

venerdì 30 maggio 2008

Tempi moderni, ciclicità della vita




Io a 25 anni mi sono tatuato un simbolo, l'albero della vita dei celti, l'albero con le radici e i rami uniti, in un tuttuno ciclico e infinito. Un tuttuno di vita e di morte, di gioie e dolori che sempre hanno accompagnato ed accompagneranno, donne e uomini in maniera differente, o forse sempre uguale.

Sono appassionato di mitologia, ma vorrei fare il punto su un'altra cosa, i diritti sindacali oggi, ma dove sono? Aspetta, aspetta, se dico così i sindacati tirano fuori le bandiere e mi vogliono difendere....

Io lavoro al Personale, l'ufficio delle ingiustizie "necessarie" per mantenere l'azienda competitiva, l'ufficio che compra e rivende i sindacati, che predica etica e best practice e altre cose...

Dopo 3 anni di lavoro in diverse grandi aziende sono arrivato ad una conclusione: che un ristretto manipolo di persone ci comanda. Non sono i manager. Quelli con 30.000 o 50.000 te li sei accaparrati per 12 ore al giorno sabati compresi. Non sono i Dirigenti da 100.000, quelli alla famiglia hanno gia' rinunciato da un pezzo.

La magia l'hanno fatta loro, i Top Managers, gli azionisti, le banche. Con le loro speculazioni tengono tanti criceti a lavorare per loro. E la loro magia e' stata la differenziazione. L'uomo e' poca cosa, se gli dai uun po' di euro in piu' fa cose sporche, accetta compromessi, offende i piu deboli. E si sente grande. E rinuncia, ed accetta le rinunce come frutto di eventi dominati dal successo.


Uomini che guadagnano 95.000 euro l'anno, e non prendono ferie, non hanno amici, hanno un potere che li logora ed usano per scaricare tutto su i nuovi operai: stagisti, impiegati, project engineer, cost controllers. Poveracci. 12.000-26.000 euro e avrai la loro obbedienza, dominerai le loro paure, potrai cambiarli, spostarli, rimetterli al loro posto.

Questa e' la prima puntata, nel prossimo post vi parlero' di alcune tecniche per soggiogare gli schiavi moderni.

sabato 26 aprile 2008

Mama Tierra Mother Earth

Pop Art di stampo mafioso







Matteo Messina Danaro sembra essere il nuovo capo della mafia. Lessi sull'espresso un articolo su di lui apparso sull'Espresso. Mi ricordo due cose di quest'articolo, che strangolò la fidanzata incinta e che gira con una Ferrari modificata con 2 mitra da qualche parte in Colombia. Se ne parla tanto della mafia siciliana, ma della N'Drangheta?
Adesso comandano loro, in Colombia comandano quelli di Vibo Valentia, il peperoncino supera la caponata, chiamano dell'Utri per promettergli 50 mila voti all'estero (ma sono così tanti i ristoranti mi chiedo), mettono microspie al PM di Reggio. E lo Stato cosa fa?
Mi ricordo il presidente Napolitano a Crotone, esco dal dentista ancora dolorante e passa la sua auto. Viene a Crotone a dirci che noi cittadini dobbiamo combattere la mafia, uscire dall'omertà, denunciare. E lui gira con 250 corazzieri. Non mi sembra corretto, nè rispettoso della storia meridionale. Mandasse l'esercito.

venerdì 25 aprile 2008

Carlos Menem, un modello per l'Italia


Carlos Saúl Menem Akil (Anillaco, 2 luglio 1930) è un politico argentino. Fu Presidente dell'Argentina per due mandati dal 8 luglio 1989 al 10 dicembre 1999.
Nel 2003 si è ripresentato come candidato alla Presidenza ritirandosi al ballottaggio. Ha recentemente chiesto la separazione dalla moglie Cecilia, ex Miss Universo, che avrebbe avuto una relazione con un imprenditore italiano.
Menem è, con l'eminenza grigia Cavallo, il responsabile maggiore del crollo economico dell'Argentina, provocato dalla vendita dissennata ai privati delle maggiori industrie produttrici nazionali.
Durante la sua presidenza il debito estero, l'inflazione, la crescita dei tassi di interesse, la disoccupazione e la forbice tra la minoranza ricca e la maggioranza povera del Paese crebbero a ritmi inarrestabili, toccandi vertici mai raggiunti in precedenza.
Tra il primo e il secondo mandato presidenziale, Menem venne anche inquisito per reati patrimoniali e in seguito prosciolto anche grazie a provvedimenti legislativi ad hoc.
Vi ricorda qualcuno? c'e un punto importante però. Menem ha fatto quello che ha fatto,
senza avere 3 televisioni.
Il suo disegno di arricchimento personale e' stato messo in atto grazie alla complicità dei Media ed alla loro disinformazione organizzata.
Domani sarò al V-Day, con l'avatar, la mente e il cuore

domenica 20 aprile 2008

Il voto a tavola

Vi segnalo un bell'articolo di Calabresi su Repubblica.


NEW YORK - Dimmi cosa mangi e ti dirò cosa voti. Se nel tuo frigo ci sono burro e vino bianco stai con Hillary, se preferisci l'olio d'oliva e fai colazione con il cappuccino di Starbucks o con il muesli allora voti per Obama, e se bevi bourbon e ordini pizza da mangiare davanti alla tv a novembre sceglierai McCain.

Proviamo a immeaginarlo in Europa, iniziamo dall'Italia. Se stai con Veltroni ti piace l'amatriciana la domenica e il vino bianco. Se stai con Bertinotti ti piace il sugo al cinghiale, ma anche la trippa. Se stai con Berlusconi...probabilmente la fiorentina e il pesce spada.

In Spagna, se ti piace andare di tapas nelle bettole e il jamon e le crocchette, stai con Zapatero,

se esci nel quartiere Salamanca, mangi sushi a compartir e spendi tanto per mangiare calamares a la andaluza, stai con Mariano Rajoy.

In Francia, se mangi baguettes con brie e insalata, sei socialista. Se ti piace foie gras. ti piace lo champagne e escargot, stai con Sarkozy, e vorresti stare pure con Carla Bruni.

Se ti piace la caponata e le melanzane arrostite, potresti votare Cuffaro. Se preferisci il cous cous di pesce e il tonno, probabilmente sei un autonomista e voti MPA.
Se ami il taleggio, lo speck, il vermouth, e il risotto e l'acqua del Po, senza dubbio sei un leghista.
Se mangi mejillones, vino de la Rioja, in genere pesce, sei un basco separatista.
Se odi il jamon di Salamanca e la corrida ti fa cagare, sei catalano e voti CIU.

Aggiungete commenti,
ciao

mercoledì 16 aprile 2008

E adesso che sia buon governo

Bene bene bene. Ricapitoliamo. Siamo davanti ad un cambio epocale, ma non troppo. I comunisti cattivi non esistono più, hanno il 3 %. Bertinotti si ritira.

Prodi lascia. Veltroni promette un'opposizione costruttiva. Berlusconi e' un vincente. Per quanto si possa odiare per ciò che rappresenta, è un abile stratega.

Ha costruito in Italia una forza politica sul modello gollista francese. Ci ha messo 15 anni ma e' riuscito a sgominare i comunisti e sganciarsi dall'UDC.

Adesso, privato oramai del grande nemico, dovrà governare consapevole di non avere nessuna scusante. Probabilmente, nessun nemico.

Ha comprato tutti. E' finito tutto. Pure la mortadella!

All'interno del gollismo si distinguono varie correnti:

Il "neogollismo" di destra, il gollismo sociale, che difende la democrazia sociale senza per questo rimettere in discussione il capitalismo (riformismo socialdemocratico), il gollismo riformista o della "nuova società", teso a modernizzare la società anche con una politica avanzata di riforme, pur lasciando immodifici i capisaldi delle istituzioni.

Buon gollismo a tutti, speriamo in una grandeur in salsa, basilico, e un pò di pecorino.

venerdì 11 aprile 2008

Omaggio al Chile

Il Chile e' un Paese di cui si parla poco in Europa e che ho avuto la fortuna
di conoscere attraverso la comunità chilena che vive a Madrid.

Al di là della visione romantica del Chile di Allende e delle poesie di Neruda,


il Chile ha saputo uscire dagli anni bui della dittatura, e va riconosciuto che malgrado la brutalità della dittatura i militari hanno gettato le basi del liberalismo economico.

Oggi, dopo la transizione democratica degli anni novanta, il Chile e' l' ottava economia più libera del mondo. Certo fra i grattaceli di Santiago e i paesini delle ande c'e molta disparità, ma il Chile oggi e' il Paese dell'America Latina con il tenore di vita piu' alto. Boliviani, peruviani, argentini emigrano in Chile, ed i chileni si sentono i più avanzati della regione, un pò come gli argentini prima della crisi.

Hanno una socialista moderata come primo ministro, sono avanti. In più hanno il concetto del "conche tu madre", un pò come il nostrano "a fiss i mamta" e il "mitico-magico-mavaff.." di Galeazzi.


Chi Chi Chi, Le Le Le
Viva Chile!

Nella Terra di Gilgamesh

Gilgamesh, il re sumero di Uruk (Erech nella Bibbia, attualmente Tell-al-Warka in Iraq), e' il primo della storia scritta, che con il compagno Enkidu vive avventure di ogni genere, alla ricerca del segreto dell'immortalità.

Per conoscere tale segreto Gilgamesh si rivolge al saggio Utnapishtim, scampato al diluvio universale; questi gli narra
la storia del diluvio e infine gli rivela che in fondo al mare esiste
la pianta dell'eterna giovinezza (o anche pianta della vita).

Gilgamesh riesce a raggiungerla ma la
perde per colpa di un serpente;

Dopo aver perduto il suo amico Enkidu, Gilgamesh è protagonista
di un lungo viaggio per tornare a Uruk dove terminerà i suoi giorni,
avendo ormai compreso che la mortalità non spetta agli uomini ma solo agli dei.
Nella Terra di Gilgamesh sono 5 anni che si spara, la pianta della vita ancora non l'hanno trovata, deve essersi nascosta insieme alle armi di distruzione di massa.
Il prodotto democrazia non e' piaciuto ai consumatori iraqueni, deve essersi avariato viste le dure condizioni climatiche. Migliaia di caduti e centinaia di milioni di dollari spesi, un pessimo investimento davvero per la Terra di Gilgamesh e Utnapishtim, cui i 7 saggi anfibi in un tempo ormai remoto portarono la conoscenza e la modernità dopo il diluvio.

martedì 8 aprile 2008

Cosa succede nella Repubblica del Bel Paese (il formaggio)


Oggi su Repubblica in prima pagina leggo queste cose:


Lettera del segretario del Pd al Cavaliere: "I cittadini vanno rassicurati""Rispettare la bandiera, l'inno, l'unità d'Italia e la Costituzione"Veltroni incalza Berlusconi"Garantisca lealtà alla Repubblica".


Ma che cazzo succede? se i due partiti maggiori pretendono di rassicurare i cittadini con dei punti di programma per difendere l'unità della Nazione e la costituzione, vuol dire che siamo alla frutta miei cari amici. Vuol dire che i poteri occulti esistono e per propaganda dal PD si vuole dare la solita immagine buonista di voler salvare quest'Italia.


Ma che messaggio e'? che significa che se vince Berlusconi allora anche gli ultimi punti del programma della P2 saranno completi? o che Bossi riuscirà a dividere l'Italia in cantoni, magari tributari del Lombardo-Veneto?


Ancora una volta mi appello al non-voto, una astensionismo del 40% delegittimerebbe qualsiasi governo. Il voto e' un diritto che va esercitato, ma se dobbiamo esercitarlo per votare dei coglioni scelti dai partiti, dalla n'drangheta, da banche e immobiliaristi, allora scendiamo tutti in piazza.


La prossima possibilità e' il vaffanculo day all'informazione.


I punti di PDL e PD dovrebbero essere, abbassiamo le tasse, chiudiamo le province e le comunità montane, costituiamo lo Stato come parte civile per chiedere i danni alla mafia, edilizia pubblica a basso costo.


Altro che difendere il ritratto di Napolitano e la bandiera

sabato 29 marzo 2008

Cos'è l'Open Net Initiative e come si combatte la censura nel mondo (anche quello libero)


Ron Deibert è direttore del Citizen Lab di Toronto, centro di ricerca all'avanguardia nel monitoraggio della censura online. Collabora con le università di Toronto, Harvard, Oxford e Cambridge alla OpenNet Initiative .


La Open Net Initiative è finanziata da diverse fondazioni come la MacArthur Foundation e l'Open Society Institute. Non accettano soldi dai governi.


L'Advance Network Research Group dell'università di Cambridge coordina la ricerca sul campo. Al Citizen Lab invece sviluppano gli strumenti di monitoraggio delle reti. Collaborano con circa ottanta Ong, da cui ricevono informazioni sulla lingua e i problemi politici a livello locale.
Dicembre 2006: il Citizen Lab ha rilasciato Psiphon un software che consente ai navigatori di aggirare la censura nei paesi che bloccano l'accesso a determinati siti.
Il primo passo per rendere Psiphon operativo è che una persona residente in un paese in cui internet non è censurata scarichi il software e lo installi sul proprio computer, che diviene così un provider Psiphon. La persona in questione fa quindi pervenire le informazioni per connettersi al proprio nodo Psiphon a una ristretta cerchia di familiari, amici o colleghi residenti in un paese in cui la rete è censurata.
Quando questi vogliono visualizzare dei contenuti bloccati si collegano con un nome utente e password al nodo-provider Psiphon, che li collega a sua volta all'informazione richiesta. Poiché l'intera transazione è crittata e il processo rimane privato, è difficile per le autorità individuare e bloccare i nodi Psiphon.
Le Olimpiadi di Pechino saranno una buona occasione per fare diventare questa iniziativa anche un businness con contenuti etici. Migliaia di giornalisti arriveranno in uno dei paesi in cui la rete è più censurata. Per questo Citizen Lab ha creato una società apposita che ha riscontrato un interesse immediato, per lanciare Psiphon come business e permetter di aggirare la censura cinese.
Grazie Citizen Lab

venerdì 21 marzo 2008

Non andate a votare

IN EDICOLA
Per chi vota la mafia
di Peter GomezL'amico del killer che uccise Falcone, i notabili sotto processo o assolti per cavilli, i parenti stretti dei padrini. Tutti i nomi nelle liste di Udc, Pdl e Pd. Ecco il peso dei boss nelle elezioni

Se le cose andranno come devono andare, se in Sicilia l'Udc supererà la soglia dell'8 per cento dei voti, nel prossimo Senato siederà un uomo che Giovanni Brusca, il capomafia killer del giudice Giovanni Falcone, considerava "un amico personale". Si chiama Salvatore Cintola, ha 67 anni, è laureato in lingue e in vita sua è stato prima repubblicano, poi socialdemocratico e quindi socialista. Per qualche settimana ha anche militato in Sicilia Libera, un movimento indipendentista creato nel '93 per volere del boss Luchino Bagarella.
Ma alla fine ha scoperto una vocazione per il centro ed è passato alla corte di Totò Cuffaro diventando deputato regionale sull'onda di migliaia di preferenze (17.028 nel 2006). Due anni fa ad Altofonte, raccontano le intercettazioni, la sua campagna elettorale era stata condotta pure dagli uomini d'onore, ma farsi votare dalla mafia non è un reato. Frequentare i boss neppure. E così la posizione di Cintola, iscritto per ben quattro volte nel giro di 15 anni sul registro degli indagati della procura di Palermo, è stata come sempre archiviata.

Cintola, numero quattro del partito di Casini nella corsa a Palazzo Madama, può insomma tentare liberamente il gran salto in Parlamento. E se ce la farà si troverà in compagnia di una foltissima pattuglia di amici, parenti, soci, complici veri, o presunti, di mafiosi, 'ndranghetisti e camorristi. Sì perché mentre Confindustria espelle non solo i collusi, ma persino chi paga il pizzo (persone cioè che codice alla mano non commettono un reato, ma lo subiscono), Udc, Pdl, e, in misura minore, il Pd, di fronte al rischio mafia chiudono gli occhi.

Nelle tre regioni del sud, Sicilia, Calabria e Campania, quello della criminalità è infatti un voto organizzato, al pari di quello delle associazioni dei precari (voti in cambio dei rinnovi dei contratti pubblici) o del volontariato (voti contro finanziamenti). Quanto pesi dipende dalle zone. In alcuni comuni della Calabria, ha spiegato il pm Nicola Gratteri, sposta fino al 20 per cento dei consensi. Numeri analoghi li fornisce a Napoli il sociologo Amato Lamberti che parla di una "joint venture criminale tra camorristi, imprenditori spregiudicati e e politici affaristi, in grado di orientare su tutta la regione il 10 per cento dell'elettorato".

Mentre a Palermo, il vicepresidente della commissione antimafia Beppe Lumia (Pd), spiega: "I voti che Cosa nostra controlla sono circa 150mila. Sono una sorta di utilità marginale che, indipendentemente dai sistemi elettorali, serve per raggiungere gli obiettivi: o la quota dell'8 per cento al Senato, o la vittoria complessiva in caso di testa a testa. Solo alla fine della campagna elettorale, comunque, chi opera sul territorio può rendersi conto delle scelte delle cosche. È a quel punto che i mafiosi lanciano segnali: sanno di essere forti e lo fanno pesare".

Il palazzo di giustizia di PalermoGià, i segnali, ma quali? I colloqui intercettati durante le ultime consultazioni narrano che Cosa nostra, quando si vede richiedere il voto, sceglie spesso la linea dell'understatement. "Allora noi ci muoviamo. Però con riservatezza, come merita lui, con molta pacatezza, capisci (altrimenti) gli facciamo danno", dicevano nel 2001 i mafiosi di Trabia a chi domandava loro un appoggio per la candidatura di Nino Mormino, l'ex vice-presidente della commissione Giustizia della Camera, oggi lasciato in panchina dal Pdl. Non è insomma più epoca di evidenti passeggiate sotto braccio con il capomafia del paese. E a Palermo, per accorgerti di cosa sta succedendo, devi saper identificare i nomi e i volti di chi distribuisce manifestini o santini elettorali.

Per le politiche del 2006, per esempio, tra ragazzi del motore azzurro, l'organizzazione voluta da Marcello Dell'Utri (condannato in primo grado per concorso esterno e in secondo per tentata estorsione), figurava tutta la famiglia di Rosario Parisi, il braccio destro del boss Nino Rotolo, a cui era stato pure delegato il compito di curare uno dei tanti gazebo berlusconiani. Nel quartiere popolare della Kalsa, invece, fino a venti giorni prima delle amministrative non si vedeva un manifesto. Poi, una bella mattina, sulla saracinesca del negozio vuoto del più importante latitante della zona qualcuno aveva appeso un' immagine del sindaco Diego Cammarata (verosimilmente all'oscuro di tutto). Era il via libera. Mezz'ora dopo i muri dell'intero quartiere, come gli abitanti, parlavano solo di lui.

Auto rubate e distrutte sul lungomare di PalermoNon deve stupire: la mafia, anzi le mafie, sono ormai laiche, non sono a prescindere di destra o di sinistra, e prima della chiamata alle urne fanno dei sondaggi. Come ha raccontato il pentito Nino Giuffrè l'organizzazione ha uomini ovunque in grado di percepire gli umori dell'elettorato. Poi, quando diventa chiaro chi può vincere, stringe accordi con chi è disponibile al dialogo. O imponendo candidature, o offrendo voti in cambio di soldi, appalti o favori. Anche per questo, e non solo per distrazione, nelle liste oggi c'è finito di tutto.

In Sicilia, per esempio, presentare Cuffaro, condannato in primo grado a 5 anni per favoreggiamento, è stato come segnare una svolta. Cintola a parte, l'Udc fa correre alla camera Francesco Saverio Romano, tutt'ora indagato per concorso esterno; Calogero Mannino, imputato davanti alla corte d'appello di Palermo; e Giusy Savarino, che solo un mese fa ha visto il Tribunale inviare, al termine del processo 'Alta Mafia', alcuni atti che la riguardano alla procura.

Secondo i giudici dalle intercettazioni e dai verbali emerge come nel 2001 lo scontro sulla sua candidatura alle regionali tra suo padre, Armado Savarino, e l'ex assessore Udc, Salvatore Lo Giudice, poi condannato a 16 anni di reclusione, sia stato risolto dalla mediazione del boss di Canicattì, Calogero Di Caro. Certo, si può benissimo concordare con Pier Ferdinando Casini, il quale di fronte alle polemiche, fin qui limitate al nome di Cuffaro, ripete "non è giusto che le liste le faccia la magistratura". Resta però il fatto che il numero di suoi candidati risultati in rapporti con uomini di Cosa nostra, o coinvolti a vario titolo in indagini per mafia, è altissimo.

Troppi per ritenere che le accuse lanciate dai pentiti, secondo i quali il voto per il partito di Cuffaro negli ultimi anni sarebbe stato compatto, siano del tutto campate in aria. In questa situazione, con la magistratura che non può intervenire perché per arrivare al processo ci vuole (giustamente) la prova dell'accordo con i mafiosi, a denunciare e bonificare ci dovrebbe pensare la politica. Il tentativo della commissione Antimafia di far approvare, per iniziativa del senatore di Forza Italia Carlo Vizzini, un codice etico che impedisse la presentazione di candidati collusi almeno alle amministrative del 2007 è però rimasto lettera morta.

Al primo febbraio del 2008 su 103 prefetture, solo 86 avevano inviato alla commissione una fotografia di quello che era accaduto nelle urne sei mesi prima. E stando a quanto risulta dai documenti che 'L'espresso' ha letto, mancavano, tra l'altro, all'appello le risposte delle provincie di Avellino, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Taranto e Trapani. I partiti avversari poi tacciono tutti. Il Pdl, nonostante le polemiche contro il "cuffarismo e il clientelismo", è prudentissimo.

Anche perché gli azzurri in lista non si sono limitati a ricandidare il senatore Pino Firrarello, condannato in primo grado per turbativa d'asta aggravata e ora sotto inchiesta per concorso esterno, o l'ex sottosegretario Antonio D'Alì, ex datore di lavoro del superlatitante Matteo Messina Denaro, e oggi accusato dall'ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano di aver voluto il suo trasferimento per fare un piacere a Cosa nostra (sulla vicenda è in corso un'indagine e un processo per diffamazione).

Negli elenchi fa capolino pure la new entry Gabriella Giammanco, ex aspirante velina, volto giovane del Tg4, ma soprattutto nipote di Vincenzo Giammanco, definitivamente condannato come socio e prestanome di Bernardo Provenzano. E poi ci sono tutti gli altri. A partire da Gaspare Giudice, assolto in primo grado dalle accuse di mafia con una sentenza in cui il tribunale sostiene di aver però "verificato con assoluta certezza" l'appoggio datogli da Cosa nostra nel 1996 e "con grandissima probabilità" anche nel 2001. Per arrivare a Renato Schifani, considerato in pole position dal 'Giornale' come futuro ministro degli Interni, sebbene negli anni '80 sia stato a lungo socio, assieme all'ex ministro Enrico La Loggia, della Siculabrokers: una compagnia in cui figuravano anche Nino Mandalà, futuro boss di Villabate, e Benny d'Agostino, imprenditore legato per sua ammissione al celebre capo di tutti i capi, Michele Greco.

Insomma, meglio non discutere di mafia. Un po' come fa il Pd messo in imbarazzo dalle proteste di Beppe Grillo e della Confindustria, quando con un colpo di mano aveva tentato di escludere dalle liste Beppe Lumia. Dietro a quella scelta non è difficile vedere l'ombra del grande avversario di Lumia, il dalemiano Mirello Crisafulli, filmato mentre discuteva, dopo averlo baciato, di appalti e favori con i boss di Enna, Raffaele Bevilacqua. Da quando nel 2007 Lumia, condannato a morte da Cosa nostra, aveva definito la sua candidatura inopportuna, Crisafulli, grande amico di Cuffaro, non lo salutava più. Poi in lista c'era finito solo Crisafulli e Lumia era stato recuperato come numero uno al Senato solo quando era diventato chiaro che stava per passare con Di Pietro. In compenso tra gli aspiranti deputati del Pd è comparso Bartolo Cipriano, ex sindaco e poi consigliere del comune messinese di Terme Vigliatore, sciolto per mafia nel 2005.Meglio vanno le cose in Calabria, dove le liste di Veltroni, capeggiate dall'ex prefetto De Sena sono in buona parte pulite (al contrario di quanto era accaduto con le regionali quando la 'ndrangheta votò per il centrosinistra). Tra i democratici suscita qualche perplessità principalmente il nome di Maria Grazia Laganà, la vedova di Francesco Fortugno, il vice-presidente della regione ucciso dai clan, sotto inchiesta per truffa ai danni dello Stato nell'ambito delle indagini sulle infiltrazioni mafiose alla Asl di Locri. Qui, come in Campania, la battaglia con il centrodestra si profila in ogni caso all'ultimo voto.

E il Pdl candida al Senato (decimo posto) addirittura Franco Iona, cugino primo del boss Guirino Iona, capo dell'omonima cosca crotonese ora in carcere dopo anni di latitanza. Nel 2005 Iona non aveva potuto correre per le amministrative con l'Udeur proprio a causa della sua ingombrante parentela. Ora, nonostante le proteste del presidente della commissione Antimafia Francesco Forgione, Iona si dà da fare per raccogliere voti e ribadisce di essere incensurato. Difficile comunque che ce la faccia, al contrario di Gaetano Rao, numero 17 del partito di Berlusconi e Fini alla Camera, e soprattutto nipote di don Peppino Pesce, vecchio boss dell'omonima e potentissima cosca di Rosarno.

Per uno strano scherzo del destino Rao si ritrova candidato assieme ad Angela Napoli (An), membro della commissione Antimafia e feroce avversaria della 'ndrangheta. La Napoli, insomma, ingoia amaro anche perché con lei sono candidati Pasquale Scaramuzzino, l'ex sindaco di Lamezia Terme, un comune sciolto nel 2002 dal governo per mafia in seguito a una sua battaglia, e Giuseppe 'Pino' Galati, allora leader del Ccd: un partito che l'attaccava a tutto spiano. Anche in Campania, dove solo nella provincia di Napoli, sono stati sciolti 15 comuni (in prevalenza di centrosinistra) dal 2001 a oggi, c'è incertezza.
Alle prese con l'emergenza rifiutiil Pd pare essersi mosso con relativa cautela, anche perché scottato dalle indagini sul clan Misso e i suoi rapporti con la Margherita. Tutt'altra storia sono invece le liste degli avversari. In Parlamento entrerà Sergio De Gregorio, l'ex dipietrista subito convertito a Berlusconi, indagato per riciclaggio dopo che sono stati scoperti suoi assegni in mano a Rocco Cafiero detto ''o capriariello', un contrabbandiere considerato organico al clan Nuvoletta. Con lui ci sarà Mario Landolfi (An), ora costretto a fronteggiare l'accusa di essere stato appoggiato nel 2006 da un manipolo di camorristi.

E c'è pure Nicola Cosentino, uno che la mafia se l'è trovata suo malgrado in casa, visto che uno dei suoi fratelli ha sposato la sorella del boss, detenuto al 41 bis, Peppe Russo, detto 'o padrino'. Insomma, c'è da stare tranquilli. Comunque finiranno le cose il 13 aprile avremo un Parlamento specchio del paese. Peccato solo che a essere riflessa, almeno nel sud, sarà anche la parte peggiore.

Hanno collaborato Arcangelo Badolati, Giuseppe Giustolisi, Roberto Gugliotta e Claudio Pappaianni

sabato 15 marzo 2008

Un sincero e punk abbraccio al nostro Portu per lo spazio e per l'amicizia.

Fatina for President

Portu lo sa, io ho sempre avuto una spiccata simpatia per il pankabestiolismo. Sono attratto dal suburbano, dal subsociale, amo la circonvallazione casilina e la periferia di Roma sud. Di fatto, quando esco di casa e i miei piedi si incamminano, dopo poco, neanche a farlo apposta, la strada diventa sporca e piena di buche. Non so, è più forte di me, e non posso fare a meno di finirci.

Al centro non ci so stare, piazza di Spagna è il vero mondo di plastica, ove tutti fanno finta di essere qualcosa che non sono. Alla magliana questo non serve, quando ti pestano a sangue o ti fottono il motorino lo fanno in modo sincero, senza nascondersi. E se gli chiedi il perchè di tale gesto loro non ti parleranno del tempo che cambia, dei valori della famiglia cristiana o della scaletta del Sistina.

Bella si la periferia, ma sporca e con le strade bucate e poi arriva il giorno in cui dici "...forse qualcosa mi frega!" e cominci a cercare qualcosa che sia punk (dentro) e poco bestiolismo. Perchè lavarsi in fondo è piacevole e facilita le relazioni sociali mentre tutto il resto lo custodisci nel cuore o nella mente.

Ora siamo sotto periodo elettorale, dimmi dove abiti e ti dirò chi sei o dimmi chi voti e farò lo stesso. E mentre ci prepariamo a questa spaventosa verità ci facciamo lusingare dalle infinite promesse. Al centro la città è piena di manifesti, manifesti di gente che è sempre la stessa e anche le promesse che fanno. Via gli zingari e quelli come loro! Ma sono sempre di più (per fortuna). Abbassiamo le tasse! E quelle salgono, per non parlare (per fortuna) della benzina. Allora mi chiedo: ma cos'è che manca a questa città?

Andando verso casa oggi, alla stazione Trastevere un gruppo di senzafissadimora giocavano a carte, non giocavano a soldi ma a fette di pane. Qualche metro piu in là un poster gigantesco con la faccia di Alemanno, che con sguardo severo sembrava quasi che li controllasse. Passandoci vicino ho sentito un forte senso di nausea e di ribrezzo, un irrefrenabile desiderio di sputare via la melma irritante. Ho fatto qualche passo indietro, ho caricato i polmoni e ho riversato la melma sulla faccia di Alemanno sotto gli occhi perplessi dei giocatori d'azzardo.

A questa città, ho pensato in quel momento, serve un po più di sincerità.
Non so bene come esprimerla questa sincerità. La mia prima idea è stata quella di formare un partito nuovo. Il Partito del Bosco Magico avevo pensato io e Fatina come presidente. Non so se qualcuno ha desiderio di entrare nelle nostre liste, ma almeno, visto che siete arrivati fin qui, visto che siamo sotto elezioni, visto che non ho nessuna speranza di diventare sindaco di Roma, andate a cercarvi facce nuove, facce più sincere.
Io ve ne propongo una, poi fate voi.
Però sul Bosco Magico fateci un pensierino...

venerdì 14 marzo 2008

Due storie punk italiane. Vota la tua



Prima storia punk. La metro e' una merda, piena di pidocchiosi leccaculo incravattati con i loro orologi in bella mostra e la figa da rappresentanza accanto e dose di coca nel taschino per dimenticare un'altra giornata da schiavo in ufficio. Quella vecchia di merda davanti a me puzza di armadio ed e' vestita invernale, mi sposto, odio la primavera e quella faccia da sbirro di quel ciccione che mi fissa con aria da guardia. Fanculo lui e fanculo tutti. Stasera Speed.



Seconda storia punk. Sveglia alle sette. Mille euro lordi. Colazione di fretta, mela da consumare in piedi per non perdere tempo. Ho un alito di merda. Mi lavo i denti ed esco, passo svelto, evito tutti quegli stronzi che vanno a due allora, ho fretta e devo timbrare in orario. La metro puzza e quella merda di sindaco di Roma mi fa andare in metro come in un carro bestiame, senza aria condizionata. Quel cicciona davanti a me con la faccia da sbirro puzza e c'ha l'ascella pezzata. C'e pure uno di quei punk del cazzo che non lavora non produce e si crede che ha capito tutto e ha una faccia da coglione. Sette fermate ancora, sale sempre piu' gente. Odio la gente e quei politici di merda che la metro la mattina non la prendono. Scendo, mi faccio strada a passo svelto agitando il giornale, la gente si sposta come le mosche, c'e tanta merda intorno a me. Entro, timbro e mene fotto.


martedì 11 marzo 2008

Buoni propositi, buoneolimpiadi





La Cina non è più nella lista nera Usa dei paesi che compiono maggiori violazioni dei diritti umani, rivela un rapporto annuale diffuso oggi dal Dipartimento di Stato. Ma la Cina continua a negare alla sua popolazione diritti umani di base - afferma il rapporto - e continua a torturare i prigionieri. La lista nera stilata dal Dipartimento di Stato comprende quest'anno Corea del Nord, Birmania, Iran, Siria, Zimbabwe, Cuba, Bielorussia, Uzbekistan, Eritrea e Sudan.
La Cina era stata inclusa negli ultimi due anni in questa lista dei paesi che compiono maggiori violazioni dei diritti umani. Complimenti agli USA.

lunedì 10 marzo 2008

Spermi indifferenti/Brit sperm of the future

Qualche mese fa ricercatori della Newcastle University hanno reso noto di essere riusciti a ricavare sperma artificiale da cellule staminali, estratte dal midollo spinale, in topi di laboratorio.

Sarebbe possibile in futuro concepire un figlio che abbia un unico genitore, una donna che ne è al tempo stesso padre e madre, rendendo addirittura inutile l'esistenza del maschio a fini riproduttivi.

Un mondo di Rosy Bindi pronte ad autoreplicarsi. Un altro mondo e' possibile.

domenica 9 marzo 2008

Quale Spagna ha vinto? ZP for president

Zapatero ha vinto.
Il bilancio è stato dunque giudicato dagli spagnoli in modo positivo. Anche se l'economia ha fortemente rallentato negli ultimi mesi e se i socialisti hanno fallito su due temi importanti: la gestione delle autonomie e la lotta al terrorismo dell'Eta.

Le Regioni chiedono infatti sempre maggiore libertà dal Governo centrale di Madrid, mentre l'Eta è tornata a colpire e rimane una spina nel fianco del Paese.Il compito che attende Zapatero non è quindi facile. E per questo avrà bisogno dell'appoggio dell'opposizione e dei partiti nazionalisti.

La Spagna deve confrontarsi con un modello economico ormai superato (basato sulle costruzioni e sul turismo) che rende l'offerta poco competitiva rispetto ai concorrenti.

Messaggio agli italiani: Venite, avete ancora 4 anni per emigrare qui, un Paese che offre lavoro, divertimento e multiculturalimo, anche se non si sa ancora per quanto tempo.

sabato 8 marzo 2008

La società delle nazioni. Una notte in Malasana

La Società delle Nazioni non aveva né una bandiera ufficiale né un logo. Le lingue ufficiali della Società delle Nazioni erano il francese, l'inglese e lo spagnolo. Nel 1921 Nitobe Inazo avanzò la proposta di accettare l'esperanto come lingua dell'associazione, trovando però il rifiuto del delegato francese Gabriel Hanotaux. Fra i principli motivi del suo fallimento quello di richiedere sempre il voto all'unanimità e quello di non disporre di forze di peace-keeping.

L'esclusione della proposta giapponese sulla clausola di eguaglianza razziale dal patto della Società paralizzò, secondo molti storici, l'autorità morale della Società.

Sabato scorso ero davanti la fermata metro di Tribunal, in piena movida madrilena, alle 3.15 di mattina credo, con un chileno e un argentino. Molti soldi spesi a birre low cost comprate dai cinesi ad ogni angolo che sfidano le norme della polizia di madrid che vietano il consumo di alcol in strada. Ce ne fottiamo. 1 euro a birra. Si avvicina un angolese, si chiama Mr. Jones e ci offre shot di rum. Si avvicina uno spagnolo, personaggio della Madrid popolare e dal passato militare nella guardia real. E' pieno di vizi ma simpatico. Poi un messicano rasta che ha fatto il barman a Marina di Ragusa. Poi 3 belgi fiamminghi con cui scambio due parole in olandese ottenendo un sacco di amirazione e una canna. Poi un cubano, un camerunense, un uruguayano, perfino una coppia di catalani. Finiamo in 25, ognuno statisticamente di un Paese diverso, si fa madrugada.

Penso sia questo lo spirito della Società delle Nazioni, o forse quello che veramente e' mancato,
la clausola di eguaglianza razziale proposta dal Giappone.

mercoledì 5 marzo 2008

Nuovi e vecchi ponti, il ponte sullo stretto

L'idea di realizzare un ponte che unisca Calabria e Sicilia risale all'antichità; già dei Romani si dice che fossero riusciti a far transitare le truppe su un ponte di barche e botti. Il tentativo è documentato da Plinio il Vecchio (251 a.C.) che narra della costruzione, voluta dal console Cecilio Metello, di un ponte fatto di barche e botti per trasbordare dalla Sicilia 140 elefanti catturati ai cartaginesi.
Nel 1876 l'on. Zanardelli, convinto dell'opportunità di un'opera fissa tra le due coste, affermava: “Sopra i flutti o sotto i flutti la Sicilia sia unita al Continente”, facendosi portavoce di un'opinione corrente e di autorevoli studi.
Nell'ottobre 2005 Impregilo, a capo di una cordata di aziende internazionali, si è aggiudicata la gara per la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina, battendo la cordata concorrente guidata dalla capogruppo Astaldi. L'offerta finale è risultata essere pari a 3,88 miliardi di euro.
L'impresa ha come obiettivo quello di terminare i lavori in 7 anni.

Ma dopo tutti questi secoli e questi miliardi spesi, perche' non fanno una Salerno-Reggio a 8 corsie e un treno Napoli Palermo a levitazione magnetica? Secondo me costa di meno.

martedì 4 marzo 2008

Nuovi e vecchi ponti


Ho scelto questa foto per rappresentare un concetto, la Sicilia.Una ultima lingua di terra che unisce l'estemo sud dell'isola ad uno scoglio, l'isola delle correnti. Un nome che evoca avventure da mito greco e la possibilità di incontrare bizzarre creature, o più semplicemente, quando cala la notte e il cielo ero e cupo sprofonda nel mare al fragore delle onde, una luce gialla e intermittente si avvicina con la sua arca di speranze.
Sicilia, terra di speranze e mito, per un centinaio di clandestini, che nella notte sfidano il mito dell'isola delle correnti e le sue bizzarre creature per raggiungere le sue scogliere, e forse infrangervi corpo speranze sogni o forse farcela, mettere i piedi nell'acqua e non affogare.
La notte, solo quella notte e il faro dell'isola delle correnti sanno quante storie si infrangono sui suoi scogli e quante altre neanche li raggiungono.
Non voglio più leggere sui giornali cose come queste: "una barca in legno sulla quale viaggiavano circa 180 immigrati, lunga una ventina di metri si è spezzata a circa duecento metri dalla riva urtando contro una secca. Tutti gli immigrati sono finiti in mare. La maggior parte è riuscita a raggiungere la riva, mentre altri , anche a causa del mare molto mosso, non ce l'hanno fatta e sono annegati. "

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